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Per tutti i grandi terapeuti, in cui la clinica e la teoria si alimentano a vicenda, esiste un caso paradigmatico che costituisce l'avvio del cammino successivo. Per Franco Borgogno si tratta della paziente indicata con M e nota da tempo nella letteratura specialistica internazionale come "la signorina che faceva hara-kiri": espressione che deriva dal sogno inaugurale dell'analisi, dove avviene una cruenta scena suicidaria. Con lei, a lungo silente e inerte, allagata da un senso di non-vita, Borgogno tesse la densissima trama di emozioni, affetti, pensieri, immagini che consente alla cura di prendere lentamente forma e di contrastare un destino di morte psichica. Attorno al caso di M si costruisce la formula del libro, originale e di sicura presa: psicoanalisti di diverso orientamento discutono di ogni aspetto teorico-clinico di quell'analisi e del pensiero di Borgogno che si viene elaborando attraverso il viaggio analitico. Una coinvolgente polifonia, che testimonia di un percorso d'eccezione.